Se la badante si deve alzare di notte dipende dal contratto con il quale è stata assunta
I ritmi frenetici della vita odierna, l’allungamento della vita media, nonché l’allontanamento dell’età pensionabile e la presenza sempre maggiore delle donne nel mondo del lavoro, ha fatto sì che rimanga poco tempo per occuparsi in modo continuativo ed adeguato degli “anziani” della famiglia. Se poi la persona anziana non è più autosufficiente diventa praticamente impossibile farsene carico. Ecco che sulla base di ciò sempre più spesso si ricorre alla collaborazione di un’assistente familiare che supporti la famiglia in questi frangenti. La badante convivente è la figura professionale adeguata ad occuparsi dell’assistenza di persone particolarmente fragili e non autosufficienti.
ORARIO DI LAVORO DELLA BADANTE CONVIVENTE
Il contratto della badante convivente di 54 ore di lavoro settimanale è quello che garantisce la maggior copertura oraria. Il lavoro viene svolto dal lunedì al sabato in ORARIO DIURNO di massimo 10 ore al giorno compreso tra le 6,00 del mattino e le 22,00 di sera, intervallate da due ore di riposo quotidiano, in cui a lavoratrice può anche uscire di casa. In questa tipologia di contratto la badante convivente pur garantendo una presenza continua presso l’abitazione dell’assistito non deve alzarsi di notte.
COMPITI SPECIFICI DELLA BADANTE CONVIVENTE DIURNA
Secondo il nuovo contratto collettivo di lavoro domestico le mansioni di una badante convivente diurna sono varie ed articolate e comprendono:
- gestione della casa, pulizie, riassetto della biancheria, spesa
- preparazione e supporto nella consumazione dei pasti
- cura dell’igiene personale e somministrazione di terapie secondo necessità
- accompagnamento a visite specialistiche o passeggiate all’aperto
- cercare di mantenere attiva la vita sociale dell’assistito ove possibile
- tenere attivamente compagnia ed essere di conforto alla persona assistita
COSA SUCCEDE QUANDO LA BADANTE CONVIVENTE SI ALZA DI NOTTE
In caso di necessità improvvisa o in accordo con il datore di lavoro la badante convivente a 54 ore può effettuare saltuariamente ore di lavoro notturno (tra le 22,00 e le 6,00) che però andranno retribuite come lavoro straordinario che prevede una maggiorazione retributiva oraria del 50%.
QUANDO LA BADANTE CONVIVENTE DEVE ALZARSI DI NOTTE?
Vi sono situazioni in cui è necessario che la persona da assistere abbia di una sorveglianza continua e attiva anche durante l’orario notturno.
In questi casi va attivato un contratto specifico sempre in regime di convivenza (48 ore settimanali distribuite su 6 notti) ove si prevede che la badante svolga il proprio compito in orario notturno compreso tra le 20.00 e le 8.00 considerando 8 ore di servizio “attivo”.
MANSIONI DELLA BADANTE CONVIVENTE NOTTURNA
A volte i nostri cari arrivano ad una situazione di non autosufficienza (spesso dopo un ricovero ospedaliero) tale che necessitano di una sorveglianza notturna attiva che monitori la loro sicurezza. In questo caso la badante convivente notturna ha il compito di:
- somministrare farmaci necessari durante la notte
- accompagnare l’assistito in bagno
- tranquillizzare, rassicurare e tenere compagnia
Allo stesso tempo si ricorda che la badante convivente notturna NON deve occuparsi delle pulizie, NON deve preparare i pasti NE’ fare commissioni per conto dell’assistito.
IMPORTANZA DEL RIPOSO DELLA BADANTE
Rispettare i riposi della badante convivente diurna è fondamentale per permetterle di recuperare energie fisiche e mentali. Il riposo della badante, peraltro previsto dal contratto, è un aspetto che spesse volte viene sottovalutato perché i famigliari dell’assistito tendono a mettere al primo posto le proprie esigenze. Garantire quindi i riposi delle badanti è indispensabile affichè il livello di assistenza che prestano a persone anziani e disabili sia sempre di qualità. Ogni richiesta assistenziale va attentamente valutata in modo da trovare la soluzione più idonea alla persona da seguire.
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