Molte famiglie si domandano se è possibile compilare il modello 730 deducendo le spese per la badante o, in generale, per il piano di assistenza agli anziani. Per evitare di trovarsi impreparati l’anno prossimo, è bene informarsi e mantenere sotto controllo anche questo aspetto relativo all’accudimento di una persona fragile.
In questo articolo vedremo le regole per la compilazione di un modello 730 che comprenda anche le spese per la badante, per la colf e per altre figure professionali impegnate nella cura di un anziano.
Come funzionano la detrazione e la deduzione
In base alle spese sostenute l’anno precedente, è possibile usufruire di un’agevolazione fiscale rispetto ai costi di un servizio badante. Per il 2022 è stato possibile accedere a uno sconto IRPEF pari al 19% (entro determinati limiti reddituali e solo se il contribuente dimostrava di avere determinati requisiti).
Alcune voci presenti nel modello 730 danno diritto a una deduzione, come nel caso dei contributi versati alla badante o alla colf. Il valore del reddito su cui viene calcolata l’imposta, in questo modo, si riduce, con la conseguente riduzione dell’imposta stessa.
Quando è possibile richiedere lo sconto IRPEF
È possibile richiedere, nel modello 730, lo sconto IRPEF (pari al 19% delle spese sostenute) nei casi in cui:
- il contribuente ha dovuto sostenere spese mediche nel corso dell’anno precedente. Vengono calcolate anche le spese utili per l’acquisto dei farmaci, per la degenza in ospedale o per l’esecuzione di visite specialistiche;
- il contribuente ha effettuato delle spese utili al pagamento di assistenti domestiche per persone non autosufficienti. In questo caso, si calcolano anche le spese per il pagamento di una retta presso una casa di riposo. Il reddito complessivo del contribuente non deve superare i 40.000 euro e l’agevolazione può essere richiesta solo per importi inferiori o entro i 2.100 euro.
La detrazione può essere richiesta da tutti, anche da coloro che non rientrano nella categoria della non autosufficienza, per tutte le spese sanitarie sostenute. In mancanza di condizioni di fragilità dell’assistito, non si avrà diritto allo sconto IRPEF.
Agevolazioni in caso di pagamenti in contanti
Dal 2020 è entrata in vigore una regola che prevede l’esclusione dalla detrazione per le spese sostenute con pagamento in contanti. È possibile detrarre le spese in contanti solo per:
- l’acquisto di medicinali o di dispositivi medici;
- le prestazioni sanitarie effettuate presso le strutture pubbliche;
- i servizi sanitari eseguiti presso strutture private accreditate al SSN.
Quando è possibile richiedere la deduzione per la badante
È possibile compilare il modello 730 calcolando una deduzione delle spese sostenute per:
- l’assistenza medica specifica, per le persone con disabilità;
- i contributi versati a badanti, colf e altre figure dedite all’assistenza domestica e familiare.
Regole da seguire per richiedere la detrazione
Per la corretta compilazione del modello 730, occorre seguire alcune regole con l’obiettivo di accedere alle agevolazioni proposte dallo Stato.
Bisogna sapere che è possibile inserire la detrazione solo sulle spese mediche e sanitarie che superano la franchigia dei 129,11 euro. Si avrà diritto allo sconto IRPEF solo per le prestazioni che vanno oltre questo importo e che riguardano i costi relativi a:
- prestazioni specialistiche e chirurgiche;
- analisi e indagini radioscopiche;
- acquisto o noleggio di protesi sanitarie o di dispositivi medici;
- ricoveri post operazione chirurgica o di altro tipo di degenza;
- acquisto di medicinali da banco;
- pagamento di ticket nell’ambito del SSN;
- assistenza infermieristica e riabilitativa;
- assistenza fornita da professionisti qualificati quali Addetto all’Assistenza di Base, Educatore Professionale, Operatore Tecnico Assistenziale, specialista in terapia occupazionale.
Sconto IRPEF su altre spese
Lo sconto IRPEF può essere fruito dalle persone con disabilità riconosciuta o in condizione di non autosufficienza. Questi soggetti possono inserire nel modello 730 altre voci di sconto IRPEF, riguardanti le spese sostenute per:
- il pagamento di mezzi di trasporto utili per le operazioni di accompagnamento;
- la deambulazione;
- la locomozione:
- il sollevamento della persona;
- l’utilizzo di dispositivi tecnici e informatici utili per sviluppare le capacità di integrazione o per migliorare l’autosufficienza dell’assistito.
Chi deduce i contributi per la badante?
Rispondiamo quindi alla domanda riguardo la possibilità di detrarre le spese sostenute per una badante, sia essa convivente, part time, a ore oppure solo per determinati periodi dell’anno.
La paga della badante dipende molto dalle esigenze dell’assistito, sulla base delle quali viene stipulato il contratto a ore. La famiglia ha, in ogni caso, diritto a dedurre i contributi per la badante e per le figure professionali che si occupano dell’assistenza all’anziano.
Bisogna ricordare, però, che i contributi badante non sono detraibili, ma solo deducibili dalla dichiarazione dei redditi nel caso in cui l’assistito non rientri nella categoria della non autosufficienza. Per coloro che, invece, rientrano in tale categoria, è possibile richiedere lo sconto IRPEF anche per le spese sostenute per i contributi badante.
Per scoprire più dettagli riguardo l’argomento, leggi anche l’approfondimento dedicato ai contributi badante.