Il periodo estivo rappresenta, per molte famiglie italiane, un momento abbastanza particolare e di difficile gestione. Quando un membro della famiglia è anziano, disabile o malato, necessita di cure costanti: non esistono ferie, perché bisogna garantire alla persona il massimo della continuità e dell’assistenza. Per questo, è indispensabile trovare una badante per il periodo estivo.
Per trascorrere le settimane di ferie in pieno relax, affidando la persona non autosufficiente o parzialmente autosufficiente nelle mani di un professionista, leggi questo articolo di approfondimento.
Vedremo i 5 errori da evitare quando si ha bisogno di una badante per il periodo estivo. E tutti i consigli utili per rendere queste settimane più leggere e spensierate, per tutti.
Di quante ferie ha diritto la badante convivente?
Per calcolare il monte ore di ferie che spettano alla badante convivente, bisogna sommare il numero dei giorni di lavoro effettuati. Il CCNL del lavoro domestico stabilisce che l’assistente domestica ha diritto a 26 giorni di ferie all’anno, che devono essere accumulate nell’arco di un intero anno di lavoro.
Il numero dei giorni di ferie è il medesimo, sia per la badante convivente che per la badante part-time. Il periodo di assenza deve essere concordato insieme al datore di lavoro, ovvero la famiglia dell’assistito o l’assistito stesso.
Generalmente, il professionista chiede le ferie estive nei mesi tra giugno e settembre. Va precisato che il diritto alle ferie è inalienabile: la famiglia non può negare alla badante la possibilità di assentarsi.
Badante per il periodo estivo: 5 errori da non commettere
Durante il periodo di assenza dell’assistente domestica, la famiglia può scegliere di rivolgersi a un altro professionista, temporaneamente. Oppure, in alternativa, occuparsi in autonomia del proprio caro. L’assenza dell’assistente familiare genera preoccupazione nei familiari, soprattutto quando si ha un buon rapporto di fiducia con il professionista incaricato.
Cercare un sostituto è indispensabile. È bene evitare i 5 errori più diffusi commessi da chi cerca un sostituto badante.
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Cercare di pagare di meno la badante per il periodo estivo
Alcune persone pensano di poter pagare di meno la badante nel periodo di ferie, visto che non vivrà insieme all’assistito. La retribuzione però, durante i giorni feriali, deve rimanere invariata per legge.
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Pensare di poter decidere il periodo di ferie al posto dell’assistente domestica
La famiglia non può scegliere le settimane di riposo da concedere al professionista. Si tratta, infatti, di un accordo equo tra le parti, teso a soddisfare le esigenze della famiglia e del lavoratore stesso.
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Chiedere al professionista di rinunciare a parte dei giorni di riposo, offrendogli un compenso extra
Non è possibile, per legge, monetizzare le giornate feriali. Questo scenario si configura solo in caso di dimissioni volontarie del lavoratore, oppure in caso di licenziamento.
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Affidarsi a una badante per il periodo estivo, ma in nero
La famiglia alla ricerca di un sostituto badante nel periodo estivo potrebbe optare per questa soluzione, ma commetterebbe un errore. Così facendo si espone il familiare al rischio di non ricevere le cure adeguate, vista la mancanza di garanzie e vista la percentuale di “badanti improvvisate”. Inoltre, scegliere una badante per il periodo estivo senza formulare un contratto è un vero e proprio illecito penale, anche se per pochi giorni/settimane.
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Credere che i giorni feriali siano un optional per il professionista
Se l’assistente domestica ci comunica che non andrà in vacanza, ciò non vuol dire che non ha diritto ai giorni feriali. Non si può pretendere che il professionista rinunci alle ferie, poiché tutti i lavoratori devono usufruire di una quantità adeguata di riposo durante l’anno.
Se sei alla ricerca di una badante per il periodo estivo che sostituisca te o un altro membro della tua famiglia, scopri tutto quel che devi sapere sul lavoro dell’assistente domestica: mansioni, abilità e consigli per scegliere il professionista adatto.